Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

Le telecamere di RAI International

al Museo Calabrese dell’Emigrazione

 

Le telecamere di Rai International in provincia di Vibo Valentia, a Francavilla Angitola, per la realizzazione di un servizio televisivo sul Museo Calabrese dell’Emigrazione “Giovanni Battista Scalabrini”. Il servizio, curato dalla giornalista Emilia De Simone, andrà in onda in tutto il mondo per il telegiornale Rai International ad esclusione dei Paesi Europei. Americhe, Australia, Canada, Giappone… avranno modo di conoscere questa realtà culturale che si distingue dal 1989 come punto di riferimento di ricercatori, studiosi, turisti ed emigrati che arrivano da tutte le parti per capire e comprendere meglio le ragioni della loro condizione di migranti. 

Quello di ieri è stato un grande evento per la valorizzazione di un piccolo museo della provincia di Vibo Valentia che punta comunque sulla qualità con all’attivo vicinanza con istituzioni culturali italiane e internazionali. Si ricorda tra l’altro la presenza di parte del materiale documentario del museo alla mostra sull’emigrazione a New York, presso Ellis Island, organizzata dai compianti, esperti dello studio delle migrazioni, Gianfausto Rosoli e Paolo Cresci,  e a quella titolata “Merica Merica” allestita nel 2002  presso il municipio di Brookliyn e curata dai ricercatori  Maria Rosaria Ostuni e da Piero Guidoni della Fondazione Cresci.

 Alla registrazione del servizio televisivo hanno partecipato Joe Lazzaro, un emigrato di Francavilla Angitola che è stato, tra l’altro, sarto della famiglia Kennedy durante la sua permanenza in America;  del direttore del museo, Franco Vallone,  che ha raccontato le specificità antropologiche dell’istituzione museale e di vari importanti documenti presenti nel museo tra i quali biglietti d’imbarco, immaginette religiose, documenti e lettere struggenti che rimandano ad una umanità che cercava, nel “sogno americano”, una via di fuga da un feudalesimo ancora presente in Calabria agli inizi del ‘900. Il sindaco di Francavilla Angitola, Giuseppe Foca Anello, ha poi ricordato le tappe di una collaborazione, tra Comune e Museo, che ha portato al paese una importante forma di integrazione contribuendo al recupero dell’identità di Francavilla come paese di cultura e di ricerca. Oggi il paese si propone come attivo polo turistico culturale con tantissimi visitatori che ogni anno arrivano per visitare il Museo e poi continuano la loro visita ammirando il bellissimo calvario greco a cinque croci, il centro storico, il borgo abbandonato e le altre attrattive che il paese offre. Non dimentichiamo che proprio grazie ad un documento presente nel museo dell’emigrazione, un antico biglietto d’imbarco del 1910, è stato possibile recuperare un menu differenziato in uso sulle navi degli emigrati di quel tempo dall’Italia verso le Americhe. Questo menù ogni estate in agosto, da due anni a questa parte, viene riproposto a turisti, emigrati e visitatori occasionali nel corso dell’affollatissima Festa dell’Emigrato organizzata proprio dal Comune di Francavilla Angitola in collaborazione con il Museo dell’Emigrazione. La quarta intervista per il servizio televisivo è stata fatta a Padre Maffeo Pretto, missionario scalabriniano calabroveneto. Padre Maffeo si è soffermato sugli aspetti dell’emigrazione e della pietà popolare presenti nel museo, raccontando in particolare alcune storie legate ad un antico baule dell’emigrante ritrovato a Favelloni di Cessaniti ed oggi conservato proprio nel museo. Presenti inoltre alla registrazione l’assessore comunale alla cultura, Vincenzo Caruso, che ha evidenziato quanto e come il Comune di Francavilla Angitola punti a valorizzare questo museo dell’emigrazione e il presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Famiglie Emigrati, Michele Fiorillo, che proprio tra qualche giorno, a Piscopio, paese frazione di Vibo Valentia, aprirà una interessante biblioteca multilingua, un centro di cultura, riferimento operativo per gli emigrati di tutte le provenienze.

r.v.

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Per maggiori informazioni scrivere a: phocas@francavillaangitola.com