Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

 

DISCORSO DEL SINDACO  PROF.  FOCA GIUSEPPE ANELLO

 

DI COMMEMORAZIONE DEI CADUTI  6 NOVEMBRE 2005

 

Carissimi concittadini. l'Amministrazione comunale, anche quest'anno ha sentito l'esigenza di organizzare in forma solenne questa manifestazione per ricordare chi nei campi di battaglia ha dato la propria vita, ha sacrificato la propria esistenza per 1a Patria, e per noi diventa un imperativo categorico dover tributare loro la nostra più sentita stima, la nostra più sincera riconoscenza, anche se niente e nessuno potrà mai ripagarli per quello che hanno fatto: ci hanno consegnato un'Italia libera ed unita.

Ed è per questo che oggi non può e non deve essere considerata solo e soltanto una giornata di celebrazione, ma soprattutto una giornata di ricordi: ricordo dell'eroismo di coloro che combatterono nelle due grandi guerre che, appunto, fecero dell'Italia una nazione libera, unita, indipendente.

E per l'ennesima volta la popolazione francavillese, con grande senso del dovere, si ritrova di fronte a questo monumento a rendere loro omaggio.

Omaggio ai caduti di tutte le guerre, ai soldati che diedero la loro vita per la Patria. Ad essi Francavilla si inchina grata e commossa per il loro sacrificio.

Ed è per questo che io vi ringrazio tutti per la presenza. Ringrazio gli assessori e i consiglieri comunali. Ringrazio il parroco don Pasquale Sergí per la messa che ha celebrato in onore dei nostri caduti.

Ringrazio tutti gli ex combattenti, soprattutto quelli che per motivi di salute non possono assistere a questa manifestazione.

Ringrazio i dirigenti scolastici, i docenti, i non docenti e tutti gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado.

Ringrazio i volontari della CRI di Francavilla, sempre presenti nei momenti importanti. 

                                                                                            

 Ringrazi la Polizia Municipale.                                                                             

Ringrazio la Capitaneria di Porto ( presente in grande uniforme ) insieme ai Carabinieri di Filadelfia, ( oggi è la loro festa, la festa delle forze armate ), e non possiamo sicuramente dimenticarci di rivolgere un doveroso pensiero e un sentito ringraziamento ai martiri di Nassirya, morti tragicamente in seguito ad un attentato terroristico mentre stavano compiendo il loro dovere.

Grazie veramente di cuore per quello che fate quotidianamente in difesa dei cittadini.

Carissimi concittadini, nella primavera del 1918 l'esercito italiano nel respingere gli attacchi austriaci con la vittoria decisiva di Vittorio Veneto, proseguì il proprio cammino verso Trento e Trieste dove entro il 3 Novembre dello stesso anno.

Il giorno dopo, i1 4 novembre 1918, dopo la firma dell'armistizio con l'Austria, il generale Armando Diaz nel leggere il Bollettino della Vittoria elencava dei numeri che purtroppo evidenziavano un bilancio veramente triste, per non dire agghiacciante. Quel bilancio di una guerra assurda, durissima, molto aspra, durata quasi 4 anni e che purtroppo lasciava intendere e poneva le premesse per un altro conflitto mondiale dalle proporzioni ancora più grandi e molto più devastanti, ci ricordava che ci furono diversi milioni di soldati morti, di cui oltre   600.000 italiani, 37 nomi e cognomi sono scolpiti su questo nostro monumento, oltre 21 milioni di feriti per non parlare dei tanti milioni di dispersi. Se a questi si aggiungono le numerosissime vittime cosiddette indirette tra le popolazioni civili, il bilancio diventa veramente catastrofico.

Un bilancio di morte e distruzione che sta ad indicare che in guerra , in qualsiasi guerra non ci sono né vinti né vincitori, ci sono solo morti.

Ecco perché mai e poi mai potrà essere giustificata la teoria della guerra preventiva. Ecco perché le vie diplomatiche devono sempre avere una corsia preferenziale nelle varie controversie oltreché come modalità di risoluzione dei vari conflitti.

E dovrebbero essere sempre nei nostri pensieri e nella nostra mente i continui messaggi che nell'arco del suo Pontificato Giovanni Paolo II ha sempre predicato, e che per altro non faceva che riprendere quanto Paolo VI disse all'Assemblea delle Nazioni Unite nel lontano ottobre del 1965, quando, appunto, implorava tutti i popoli del mondo ad aborrire la guerra.

Carissimi concittadini, oggi, per l'ennesima volta ci ritroviamo di fronte a questo monumento con la consapevolezza che ci sono valori alti a cui bisogna dare grande importanza e grande rilevanza, e tra questi valori non possono non occupare le primissime postazioni il ricordo commosso e riconoscente di tutti coloro che hanno sacrificato la loro esistenza, di tutti coloro che hanno segnato la nostra storia e dei nostri concittadini che hanno combattuto per l'indipendenza, per 1’unìtà e per la libertà della nostra Patria.

Credo, altresì, che sia necessario, in queste ricorrenze, coinvolgere, ma soprattutto ricordare ai giovani e ai ragazzi il sacrificio dei nostri caduti, perché possa aiutarli a riflettere rispetto alle ingiustizie e siano più propensi ed operosi nella risoluzione delle varie problematiche che attanagliano la nostra società.

Così come sono sempre più convinto che sbaglia, e purtroppo qualcuno c'è, chi afferma che queste celebrazioni sono ripetitive e sono prive dì significato.

Siamo al contrario profondamente convinti che il cuore di ognuno di noi, il cuore di ogni cittadino francavillese sia sempre aperto ai valori della fratellanza e si accenda ancora di entusiasmo di fronte a testimonianze concrete che impersonano questi valori e questi ideali.

Mi capitava di leggere l'altro giorno una lettera dello zio di un nostro compaesano (Salvatore Lazzaro), il soldato Peppino Lazzaro (uno dei nostri caduti), scritta dal fronte, mentre si trovava in Russia, alla sorella.

Ebbene attraverso le parole scritte di proprio pugno e con l'immagine della madonna davanti, si poteva notare la tempra, ma soprattutto la dignità dei nostri eroi, poiché non solo rassicuravano sulla loro situazione (che invece era molto difficile, per non dire tragica, come si può facilmente immaginare), ma cercavano di dare i migliori consigli a quelli che erano rimasti al paese per il buon andamento della famiglia. Oggi invece notiamo che molti valori si perdono, come quei valori che dovrebbero aiutare ad unire l'umanità, e mi riferisco al dirìtto alla sopravvivenza e alla salute, al rispetto della libertà e della religione dei popoli e di ogni singola persona. Vediamo, purtroppo, che molto spesso la lotta alla sopraffazione prende il sopravvento.

Il Presidente Ciampi all'ultima assemblea della Fao ha detto che una società che basa la sua attività prevalentemente sul potenziamento degli armamenti è una società malata: siamo perfettamente d'accordo, siamo in piena sintonia.

E questo per noi deve essere un insegnamento, poiché non è possibile ragionare e programmare il futuro con la forza, bensi è con la forza della ragione che si persegue il progresso civile, economico e culturale.

Tutti, carissimi concittadini, dico tutti, dobbiamo essere consapevoli di questo. Tutti, ripeto, dobbiamo avere chiaro l'insegnamento dei nostri caduti, affinché il loro sacrificio non resti inutile; e che credo il loro ricordo, il ricordo dei nostri eroi che si sono immolati per difendere la pace e la Patria, deve servire a scuoterci, deve servire a stimolarci e ad essere risoluti nell'impegno quotidiano all'interno delle Istituzioni, delle nostre famiglie, della nostra comunità e della società intera, con la fiduciosa certezza che la giustizia e la pace possono e devono essere raggiunti per il benessere di ogni persona, di ogni comunità e di ogni nazione.

Viva i nostri caduti, viva la nostra Patria, viva Francavilla

Il Sindaco Prof. Foca Giuseppe Anello

 

 

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