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INTERVENTO TESTIMONIANZA DELL'ASSESSORE ALLA CULTURA DI
POLIA AVV. DOMENICO AMOROSO
"Buone notizie e pronta risposta"
Museo della tonnara Pizzo 07.12.2008
Ho letto con intensità d’affetto il volume sapientemente scritto dall’amico ing. Vincenzo Davoli che ringrazio per l’invito mossomi qualche giorno fa nella Casa comunale di Polia, che ho il piacere ora di rappresentare in qualità di Assessore alla Cultura.
L’autore ha condotto uno studio
meticoloso, lungo un secolo, ed oggi consegna alla comunità di Francavilla ed
all’angitolano tutto, un testo storico che, se letto con attenzione, va oltre la
rievocazione di fatti realmente accaduti per entrare nelle vicende
di vita dei gloriosi martiri della
Grande Guerra che, così, dalla fredda citazione su di un monumento evocativo di
paese, entrano direttamente nei nostri cuori con il loro volto umano, con le
loro storie fatte di sentimenti alterni, di gioie e dolori, ansie ed incertezze,
e con l’animo rapito dal desiderio di fare ritorno a casa.
Mi hanno commosso le numerose lettere scritte da Domenico Servelli allo zio Arciprete, di più le cartoline spedite all’amata Tecla.
Il lavoro dell’esimio studioso mi ha sollecitato ad approfondire le ricerche sui caduti del mio paese, i 35 della Prima ed i 41 della Seconda Guerra mondiale. A molti, come il Sergente Napoleone Pizzonia, il Caporale Maggiore Giuseppe Buccinnà e il Caporale Domenico Pujia, sono state intestate strade a ricordo; il Capitano medico Leoluca Chiaravalloti, di origine poliese, ha dedicato il corso principale della frazione Menniti. Inoltre Polia menziona il Pilota Francesco Baracca, l’Aviatore Umberto Maddalena, il Bersagliere M.O. Enrico Toti, il Maresciallo d’Italia Armando Diaz.
Caro Ingegnere, mi annunciava l’intenzione di voler dedicare un altro lavoro ai caduti del secondo conflitto; le sarei infinitamente grato se decidesse di prestare attenzione anche alle vicende dei gloriosi soldati di Polia, per i quali tanto c’è ancora da dire.
Sia pure orgoglioso e fiero del lavoro compiuto; attraverso la sua oculata e fruttuosa ricerca ha restituito onore a tutti i caduti francavillesi, anche a dieci finora dimenticati; complimenti sinceri per questo lungo e difficile viaggio a ritroso che, lungi dal voler scadere in uno scontato revisionismo storico, fa brillare di nuova luce quei figli di Calabria che hanno sacrificato la propria giovane esistenza per assicurare ai posteri un futuro migliore.
Avv. Domenico Amoroso
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