Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

11 FEBBRAIO 2006

   

         Quest’ anno  la ricorrenza   dell’  11  febbraio  è  stata celebrata a Francavilla Angitola

in  maniera  speciale.   Il giorno che commemora  la prima apparizione  della Madonna  a Lourdes ,

per volere di  Papa  Giovanni Paolo  II ,  è  stato  proclamato  “Giornata  Mondiale  del  Malato”.

Per  rendere la ricorrenza  più solenne  e più  condivisa da parte  degli anziani  e degli ammalati della  comunità  Francavillese,  l’ arciprete  Don Pasquale Sergi ,  ben  coadiuvato  dall’ Oratorio, ha organizzato una bella manifestazione che  si  è tenuta nel tardo pomeriggio  e in serata  presso i locali dell’ Oratorio stesso.

I  momenti  salienti  della giornata  sono stati  due :    1)  celebrazione della Santa Messa ,  con preghiere  speciali  per gli ammalati  e soprattutto  con somministrazione della Sacra  Unzione

ad  una  ventina di fedeli;    2) momento  di divertimento  con gustosa cena,  offerta dal parroco e adeguatamente preparata  dalle donne  esponenti   dell’Oratorio,  allietata  da canti ,  balli e piacevoli  siparietti  teatrali .

  Nella prima parte  della manifestazione  ci sono stati :  l’ intervento  di saluto e di ben venuto rivolto  dalla direttrice   dell’Oratorio,  prof.  Maria Grazia  Carchedi,   e la riflessione del  parroco.

Don  Pasquale  ha sottolineato  due argomenti :     da un lato   le lezioni  di saggezza  che possono impartici   le persone anziane,  anche le più umili e impedite  da  acciacchi  e gravi malattie;

 dall’ altro  lato,  il fermo ammonimento  rivolto  soprattutto  ai genitori  più giovani perchè  vigilino  sulla condotta dei figli, impartiscano  loro  delle buone  regole e correggano per tempo 

comportamenti  sbagliati.   E’  pure  intervenuto Padre  Tarcisio  Rondinelli,  che  dopo   cinquanta  anni   di  attività  missionaria   in Terra Santa  ( Palestina ,  Libano, Siria ) aspira  a concludere nel paese natale di Francavilla  la sua opera  di Padre  francescano .

 La manifestazione è stata coronata  da un grande  successo ed è stata assai apprezzata  dai numerosi partecipanti , soprattutto da quegli ammalati che  hanno voluto essere presenti   nonostante  le sofferenze e le menomazioni  che patiscono .

 

 

 A CURA  DI  VINCENZO  DAVOLI  E GIUSEPPE PUNGITORE

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15/01/2006

 

Ci  sembra  opportuno  diffondere oltre i confini di Francavilla  il significativo messaggio  che l'arciprete , Don Pasquale  Sergi , ha indirizzato  agli infermi a conclusione del 2005 e  all' inizio del nuovo anno, corredandolo  con la " Preghiera  dell'ammalato ".

 

                   IL PARROCO AI SUOI AMMALATI

 

Carissimi,

nel giorno del "Ringraziamento", a conclusione di questo anno 2005, dopo avervi portato il conforto di Gesù Eucaristia, desidero unirmi spiritualmente a ciascuno di voi.

La parola diventa difficile; quando si rivolge a chi soffre. Questa volta, non voglio dirvi parole mie, povere ed inefficaci. Vi ricordo semplicemente quanto è scritto nel Vangelo: "Venuta la sera ... (Gesu’) guarì tutti i malati, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: "Egli ha preso le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie".

Cristo non ha soppresso la sofferenza; non ha neppure voluto svelarne del tutto il mistero: l'ha semplicemente presa su di sè ed in questo ci ha donato la certezza che essa ha un senso. Dio stesso, in Gesù, ha condiviso la nostra sofferenza, quella fisica e quella spirituale.

In questo momento della vostra vita, particolarmente difficile, Egli vi è vicino. Lui può capirvi, avendo sofferto come noi.

Ma, ricordiamocelo: la più grave sofferenza non è quella del corpo, è quella dello spirito! E' quando ci chiediamo: perché tutto questo? che cosa ho fatto di male? E quindi ci si sente soli, inutili, di peso, non amati da Dio.

Gesù, col suo soffrire, c'insegna che anche il nostro soffrire ha un significato; tutto ciò che avviene in noi diventa occasione di bene: per noi e per gli altri.

L'offerta quotidiana a Dio, delle vostre sofferenze psicofisiche, può salvare tante anime, purché sia fatta con gioia. Dio gradisce la vostra offerta, proprio perché sa quanto vi costa.

 Carissimo/a,

tutta la parrocchia ti é vicino/a e prega per te. Tutta la parrocchia ti ringrazia per il bene che fai, con la tua "Offerta quotidiana". Non è per nulla vero che non servi a nulla, e che sei di peso. La tua preghiera è importante, insostituibile. In nome di Dio, ti benedico e ti auguro un futuro migliore.

Affettuosamente Don Pasquale SERGI

 

 

 

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