Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

DOMENICA DI pasqua  2010

L'attesa è finita, il tempo del do­lore e dello sconforto è lontano. Cri­sto è risorto e ancora una volta ci of­fre il dono della speranza, della vi­ta, del riscatto. I riti della Settima­na si sono conclusi domenica mat­tina con quello antichissimo del­l'Affruntata, o Cumprunta, o Svela­ta, la rappresentazione drammati­ca dell'incontro tra il Cristo risorto e La Madonna Addolorata che se­gna la Pasqua cristiana. Sotto un timido sole e in mez­zo a moltissima gen­te in pazza  Solari , ha avuto luogo l'in­contro tra la Madre celeste e il Figlio Ri­sorto.

 Il rito, come da tradizione, si è svolto rispettando i momenti che scandiscono e segna­no una storia che da più dì duemila anni commuove e affascina il mon­do.

S. Giovanni fa la spola tra Maria Addolorata e il Cristo Risorto. La statua di S. Giovanni viene traspor­tata dai portantini per tre volte con passo svelto, quasi di corsa, in un'atmosfera gioiosa e di attesa. La Madonna si mostra incredula. San Giovanni si affretta a comunicare a Cristo l'atteggiamento della Madre e la necessita che Le vada incontro. A1 terzo viaggio San Giovanni si di­rige verso la Madonna insieme a Cristo risorto. La Madre finalmen­te sì convince dell'avvenuta Resur­rezione e incomincia a correre ver­so il Figlio. Quando le statue sono ormai vicine, Maria è ancora in­credula: non sa se avvicinarsi o al­lontanarsi. Il portantino tira i1 drappo nero della Madonna, che appare vestita a festa, d'azzurro. Attimi carichi di attenzione, tensione, emozione, si sciolgono in un ininterrotto suono di campane e della sirena.  Quindi subito dopo l’incontro ha avuto luogo la processione  per le vie del  paese. Cristo è portato davanti alla non più Mater Dolorosa, ma Gloriosa e a S. Giovanni. Un momento  molto importante per la comunità tutta che,  intorno ad un evento religioso e storico insieme si ritrova e si riconosce in un' identità d'appartenenza, unita dallo stesso desiderio di rinascita spirituale e sociale. Dopo la processione ,  Don Pasquale Sergi ha celebrato  la Santa Messa solenne, nel  corso della  quale sono stati  distribuiti  ai fedeli  i pani  benedetti   a rievocazione  dell’ Eucaristia istituita  durante la  Cena   del Signore  di Giovedì Santo.

Giuseppe  PUNGITORE

 

 

 

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