Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

 LA SETTIMANA SANTA- PASQUA 2008

Ø  DOMENICA DELLE PALME  16 MARZO  2008 

¨  Ore 11,00: Benedizione delle Palme, presso la Croce dei padri Passionisti - Breve Processione - Santa Messa.

Secondo la tradizione  ormai consolidata i fedeli  si sono radunati  presso la  Croce  dei padri Passionisti  in via Roma .  Qui  l’ Arciprete Don   Sergi  ha  rievocato  l’entrata festosa  di Gesù a Gerusalemme  ed ha benedetto  le palme, i rami di ulivo  e le fronde d’ alloro  portate dai fedeli.

Quindi  il corteo  si è mosso  la chiesa di San Foca .

 La parte più  commovente della Messa  è stata,  come ogni anno,  il racconto evangelico della  Passione  di Cristo ,  recitato  a più  voci.  E’ seguita    l’omelia del  parroco, di cui si riportano  i passi più significativi.

           OMELIA   

La settimana santa comincia con la festa delle palme. Come mai Gesù, di solito cosi restìo nel dichia­rarsi Messia, adesso lo fa apertamente? Non sa che così facendo pro­vocherà il suo arresto e la sua morte? L'entrata gloriosa a Gerusa­lemme ci dimostra che Gesù non subisce la sua Passione, ma la vive da protagonista. Perciò bisogna fare festa, perché l'entrata di Gesù in Ge­rusalemme, seduto da Re paci­fico su un'asina, è il segno chiaro che egli è di­sposto a farci da Re e Signore. Un Re umile, che non sfrutta, ma serve la nostra vita, a costo di rimetterci. 

Un Re autentico non si arric­chisce; caso mai mette ciò che ha a disposizione dei poveri! Gesù vuole fare festa perché è contento di stare in mezzo al suo popolo.

Egli è venuto per servirlo, e questa settimana è Santa proprio perché è quella in cui manifesterà la sua volontà di venire incontro all'uomo totale; non solo all'uomo che lo cerca e lo prega, ma soprattutto all'uomo che lo rifiuta e lo uccide.

 Per tutto questo, dovremmo essere capaci di di­re: voglio fare festa anch'io, perché un Re così non c'era mai stato; un re che si abbassa al mio li­vello, pronto persino a servir­mi, non voglio proprio lasciar­melo sfuggire. E' un giorno grande per Lui, ma anche per me,perché, gioioso, mi viene incontro.

Stiamo attenti a non vanificare la croce di Gesù, facendo i piagnoni e dicendo:

 "Quanto sono cattivi quelli che ti hanno crocifisso, povero Gesù ".

 Gesù non è affatto un povero e non va compianto; sono io povero e da compian­gere se non riesco a vedere il valore di questa morte per me e per l'umanità. Com'è possibile che Dio ci ha dato nel perdono, nella salvez­za un così grande dono, e tanti ancora neppure se ne sono accorti?

DON  PASQUALE  SERGI

 

Ø  GIOVEDÌ SANTO  20 MARZO 2008

¨  Ore 19,00: Santa Messa in «Coena Domini» - Traslazione e Reposizione del Santissimo. Breve Adorazione.

Ø  VENERDÌ SANTO  21 MARZO 2008

¨  Ore 21,00: Predica di Passione, con “Chiamata della Madonna” – Processione del Cristo morto.

Ø  SABATO SANTO  22 MARZO 2008

¨  Ore 23,00: Veglia Pasquale – Santa Messa.

 

v DOMENICA DI PASQUA  23  MARZO  2008

¨Ore 10,15: «Cumprunta» - Processione - Santa Messa.

La  Cumprunta  di  Pasqua  2008  si è  svolta  in una Piazza  Solari   dal  volto  nuovo ; infatti  dopo  il rifacimento  della  pavimentazione  della piazza , la  Sacra  rappresentazione  ( che giustamente  si è svolta  rispettando  scrupolosamente  le procedure  tradizionali )  ha  avuto  luogo  per la  prima volta  su  questo “ palcoscenico” nuovo e moderno ,  ma ben armonizzato  con gli antichi  edifici  prospicienti  sulla piazza.  

OMELIA   DOMENICA  DI  PASQUA 23 /03/ 2008

 Cosa significa scambiarci gli auguri di buona Pasqua, oggi? Spesso vedo persone che si augurano buona Pasqua,

e penso che a volte quell' au­gurio sia solo di facciata, di buon costume, di "vecchia" tradizione.

Dire buona Pasqua a qualcuno è comunicargli la gioia di aver incontrato il Cristo Risorto e nello stesso tempo invitarlo ad accogliere questa gioia.

Diciamo di amare la sincerità, la verità, la lealtà;

allora prima di fare gli auguri pasquali a qualcuno, dobbiamo pensare: in questa notte di Pa­squa ho incontrato il Cristo Ri­sorto? Oggi, per le strade del nostro paese abbiamo assistito a tan­ti scambi di auguri e probabil­mente alcuni di essi sono stati sinceri nella forma, ma privi di significato nella sostanza.

Se la notte appena trascorsa, l'hai vissuta come al solito, o cogliendo l'occasione dell'at­mosfera festiva,

l'hai vissuta nel divertimento con i tuoi amici, senza per nulla aver incontrato il Risorto, quale senso avrebbe farsi tale augurio? Augurarsi Buona Pasqua é dire :

 “Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi”.

 Cosa hanno visto Maria, Pietro e Giovanni? Cosa hanno creduto?

La Maddalena va al sepolcro, vede la grossa e pesante pie­tra rotolata via, il sepolcro vuoto! Pensa al trafugamento del cor­po di Cristo! Quindi decide di avvertire gli apostoli.

Pietro e Giovanni subito corro­no al sepolcro, Giovanni vide le bende per terra.

Pietro vedendo le bende per terra e il sudario piegato a par­te, resta perplesso, riflette, si chiede, si domanda. Giovanni vede e subito crede! Come vede, cosa crede? Giovanni conserva nel suo cuo­re tutta l'esperienza di aver seguito Gesù, il Maestro; conserva le azioni e le parole del Maestro; ha nella memoria il ricordo vivo del Suo amore rivelato nell'ultima cena; lo ha seguito fino al calvario, lo ha sentito rivolgersi diret­tamente a lui, allorquando Ge­sù  gli ha affidato la Madre, lo ha visto morire in croce.

Giovanni ha imparato a vedere con gli occhi della fede che sa interpretare i segni della realtà (la pietra rotolata, le bende per terra, il sudario a parte, il sepolcro vuoto) come segni rive­latori della resurrezione di Cri­sto.

Tutto quello che Giovanni ora vede, non è altro che l'avverarsi nella storia, di quanto Gesù aveva promesso.

Giovanni vede... e crede alla Parola di Gesù. Non ci sono dubbi, anche la ragione di Gio­vanni si illumina di fronte all'e­vento pasquale.

Giovanni sa anche che incon­trerà il Risorto, perché lui glie­lo ha promesso! Infatti, il Risorto ha incontrato lui e tutti gli altri nel cenacolo, donando loro la pace e lo Spiri­to Consolatore.

Anche noi siamo chiamati a credere e a testimoniare.

Per concludere, se abbiamo incontrato il Risor­to e la Sua gioia è entrata in noi, possiamo con verità, lealtà e sincerità annunciarla con il nostro augurio.

Dicendo a tutti Buona Pasqua, noi gli vogliamo comunicare la nostra fede nel Risorto!

Allora,

 Buona Pasqua a tutti voi!

 DON  PASQUALE  SERGI

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Per maggiori informazioni scrivere a: phocas@francavillaangitola.com

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