Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

un francavillese che si è fatto onore a roma

Roberto Attisani è nato a Francavilla Angitola  l’ 8-6-1957. La sua famiglia abitava in via  P.M.G.  ACCETTA .  Ancora ragazzino  cominciò a fare il discepolo  presso diversi artigiani francavillesi: da mastro  Francesco Bartucca  che era sarto,  da  mastro Enzo De Caria,  falegname,  e  soprattutto  dal  famoso  mastro Antonio  Sisì,  da cui apprese  l’arte  del calzolaio.

Roberto ancora  giovanissimo,  nel  1967-68  si trasferì  a Roma  insieme  alle sorelle  Saveria e Barbara.  A Roma  col tempo  si è affermato  come  bravo  calzolaio;  il suo negozio attualmente  ubicato in zona Talenti, Largo Sciascia,  è   frequentato  non solo  dalla gente del quartiere  ma anche  da persone (alcune delle quali  molto conosciute  in  ambienti  politici, religiosi, sportivi e dello spettacolo) provenienti da  diverse zone della Capitale.

Nel 1979  Roberto  si è sposato  con  Vittoria Farina ,  figlia di Eugenio il noto  postino di Francavilla.  Dal matrimonio  sono nati  tre  figli,   due maschi ed una femmina. 

Nel maggio 1994  capitò  un avvenimento  che  segnò  profondamente  l’esistenza di Roberto Attisani.  Il nostro calzolaio,  mentre  percorreva con la sua moto una via di Roma  venne  investito rovinosamente  da una autovettura.  Roberto  si salvò  per miracolo dall’ incidente  ma riportò gravi ferite  in tutto il  corpo  e  fratture degli arti. Sennonchè  durante  la sua  convalescenza Roberto venne informato  che  la  mamma   Veronica Caruso  a Francavilla era stata  colpita da un  ictus cerebrale.  Rattristato  per  le   drammatiche  informazioni  ricevute  riguardo alla salute della povera mamma ,  Roberto   rivolse  a Padre Pio  fervide  preghiere   per ottenere  dal  Signore, se non  la guarigione quanto meno  un  sollievo  delle sofferenze  di mamma Veronica, e comunque  impetrò da Padre Pio  la grazia   di  poter  riabbracciare sua mamma. Pur non essendo completamente  guarito  Roberto volle subito  partire  in macchina  per Francavilla .  Ma nelle sue condizioni guidare  la macchina  per un tragitto  così lungo  richiedeva  uno sforzo enorme;  stringendo i denti ed  aiutato dal figlio  ad ingranare  i cambi di marcia  il nostro  riuscì  ad arrivare  fino a Castrovillari,   dove  stremato dalla fatica  fu costretto a fermarsi. Là per fortuna   gli venne incontro  il cognato  Salvatore Fusco,  un medico  attivo  a Tuscania (VT)  che  però in quel periodo si trovava in Calabria. Il  dottor Fusco accompagnò Roberto a Francavilla al capezzale della madre sofferente ; purtroppo dopo qualche giorno  mamma Veronica cessò  di vivere. Grazie alle cure del cognato medico e all’ assistenza affettuosa della moglie Vittoria, Roberto Attisani si ristabilì completamente e fece ritorno a Roma.

Nell’ estate 1994, appena gli fu possibile, Roberto volle recarsi a San Giovanni Rotondo per ringraziare Padre Pio , intercessore della sua guarigione. Visitando il convento dei Cappuccini Roberto scattò una fotografia   nella cella del Santo. Ma con grande meraviglia,  quando la foto venne sviluppata apparve l’immagine del volto di  Padre Pio. Fu così che aumentò la devozione del nostro Roberto verso Padre Pio, la Vergine ed il Redentore.

A coronamento del suo apostolato Roberto Attisani ,  dopo aver seguito un corso specifico presso il Vicariato di Roma , è diventato Ministro straordinario per somministrare l’eucaristia, svolgendo  la sua opera nell’ambito della parrocchia di San Gaudenzio a  Tor Vergata, e impegnandosi personalmente a portare  l’ eucaristia nelle case di tante  persone anziane  e sofferenti.

 

VINCENZO DAVOLI e GIUSEPPE PUNGITORE

    

NELLA FOTO   SCATTATA  DA ROBERTO  ATTISANI SULL' ANTA  DELL' ARMADIO  NELLA CELLA DI PADRE PIO A SAN GIOVANNI ROTONDO

 (A SINISTRA DELLA FOTO)  APPARE  MISTERIOSAMENTE   L'IMMAGINE  DEL SANTO E  DI FRONTE  L'IMMAGINE  RIFLESSA DI ROBERTO.

      

 

 NELLE DUE FOTO ROBERTO NEL SUO LABORATORI ARREDATO CON NUMEROSI  OGGETTI  ED IMMAGINI SACRE

 

I DUE ARTICOLI  DI GIORNALI PUBBLICATI A ROMA CHE  QUI DI SEGUITO RIPORTIAMO ILLUSTRANO  BENE  LA MERITORIA ATTIVITA’  SVOLTA DA ROBERTO SIA NEL SUO NEGOZIO SIA NELL’AMBITO  PARROCCHIALE              

 

Roberto il calzolaio

Un testimone della fede

tra suole e tacchi

 

Quando entri nella sua bottega diresti di tro­varti in un oratorio: musica di sottofondo con canzoni mariane provenienti da Radio Maria. immagini della Madonna, di Gesù Misericordioso e di santi tappezzano le pareti e opuscoli sacri sono a disposizione di tutti.

E' questo l'ambiente in cui lavora Roberto Attisani a Largo Sciascia (Monte Sacro Alto). di professione calzolaio.

Tra le altre immagini appese mi ha incuriosito una foto della cella di Padre Pio; Roberto mi ha spiegato che l’ha scattata quando si è recato in pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo per ringraziare San Pio per aver ottenuto la grazia della sparizione di forti dolori retaggio di un incidente di moto: dopo aver sviluppato la foto si è accorto che in essa era comparso il profilo scuro del Santo sullo sfondo bianco della porta della sua cella.

Ho osservato inizialmente un po’ scettica pensando fosse un'ombra che solo con la fantasia poteva apparire il profilo del santo, ma ho dovuto ricredermi: quell’ immagine è ben nitida! Roberto parla volentieri della sua vita, di quan­do, proveniente dalla Calabria. ha cominciato a lavorare a 15, anni, delle difficoltà di portare avanti la famiglia con tre figli, del suo impe­gno in parrocchia ( è ministro straordinario dell'eucaristia) ma anche del suo amore per il sano divertimento, frequenta infatti con la moglie un gruppo di ballo.

Racconta di aver fatto un percorso di crescita nella fede come quando, in occasione del Giubileo del 2000, rinunciando alla vacanza estiva nella sua Calabria, ha con generosità ospitato nella sua casa dei ragazzi venuti in pellegrinaggio accompagnandoli anche in giro per Roma; in quella occasione è stato libe­rato in modo definitivo da un fastidioso pro­blema di salute che lo affliggeva : il Signore non si è lasciato vincere in generosità.

I racconti fluiscono dalle sue labbra impron­tati ad una grande umiltà (dice sempre che è tutto dono di Dio) e ad una fiducia totale nella Provvidenza.

Riconosce che senza la preghiera non potreb­be far niente e per questo tutte le sere, chiusa la bottega, si reca nel santuario del Divino Amore, dove è esposto il Santissimo Sacramento, e lì rimane per alcune ore in ado­razione del Signore.

Ci confida che anche per i suoi tre figli chiede a Dio di poter trasmettere la fede anzichè i beni materiali.

Da cristiano convinto ha trasformato il suo luogo di lavoro in uno di apostolato; sarebbe contento di lui San Ecrivà de Balaguer, fonda­tore dell'Opus Dei, che ai suoi figli spirituali raccomandava sempre di santificare il lavoro, di santificarsi nel lavoro e di santificare gli altri per mezzo del lavoro.

Così fa il nostro calzolaio che, mentre ripara le scarpe, trasmette alle persone che avvicina consigli, incoraggiamenti e certezze di vita eterna.

Spesso rammenta alla gente che una domeni­ca senza eucaristia è come una domenica senza sole, triste e fredda.

Si potrebbe dire che Roberto aggiusta scarpe alle persone per aiutarle a camminare verso Dio.

Giuliana Agostini

 

IL  CALZOLAIO E LA MADONNA

  

A largo Sciascia  nel quartiere Talènti, sì trova nascosto  tra i palazzi un piccolo calzolaio che si distingue da tutti gli altri. Appesi sulle vetrine  si trovano co­municati di Radio Maria e un cartello: "In questo negozio po­trete trovare i messaggi della Madonna di Medjugorie": All'interno sulle pareti decine di  immagini della Vergine, di  Padre Pio, del Redentore sono situate tra grandi foto di paesaggi idilliaci. Un piccolo apparecchio sintonizzato sulle frequenze di Radio Maria trasmette inces­santemente preghiere e lodi al Si­gnore. Proprietario del negozio è il signor Roberto Attisani, che la­vora qui dal `96 pur mandando avanti l'attività da molti anni. Padre di famiglia, tre figli disoc­cupati, non si lamenta per il la­voro che non c'è o per la crisi, ma anzi ringrazia per quello che rie­sce a portare a casa la sera.

 Recentemente Roberto Attisani ha anche trovato la forza di far stampare più di diecimila volantini in cui ha ripor­tato una frase: "Forza e coraggio chi ha fede in Dio non deve aver paura", aggiungendo anche forti sconti per tutti, che sono stati molto apprezzati in un momento difficile come questo. Anche se Roberto ci tiene a sottolineare che più di tutto sono  state gradite le parole di conforto, quelle parole che lui non ha mai risparmiato a tutti gli abitanti e commercianti del quartiere, che per qualsiasi problema entrano nel suo negozio chiedendo un po' di coraggio. "Un uomo senza fede è come un cane ran­dagio, solo Dio ci dice dove andare, ci dà una meta, e ci rende felici. Io sono felice di poter dare qualche buon consiglio. La tri­stezza viene da Satana, perciò nelle tempeste bisogna essere tutti uniti." La fede messa al primo posto quindi, nella modesta vita di questo calzolaio di origini calabresi, e soprattutto la vo­glia di esporsi, di mandare un messaggio forte di cristianità, ma anche di normalità. "Non mi vergogno di quello che sono, fac­cio una vita normale e divertente. Io il sabato sera vado a bal­lare con mia moglie sa?" Difficile non invidiarlo. (b. d'a.)

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Per maggiori informazioni scrivere a: phocas@francavillaangitola.com

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