Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

 

ONOFRIO SIMONETTI

 

Onofrio Simonetti nacque a Francavilla  il 29 settembre del 1794 da Francesco ed Anna Attisani. Giovanissimo perdette il padre. La madre, donna virtuosa e timorata di Dio, lo allevò con sacrificio badando pure a fargli impartire le prime lezioni di lettura e scrittura dal prete della sua parrocchia. Viste le sue non comuni capacità di apprendimento, il sacerdote convinse la madre a mandarlo a Monteleone per continuare gli studi e prendere i voti. Qui ebbe come precettore l'insigne Canonico Don Raffaele Potenza, futuro Vescovo di Gerace. Onofrio si accorse però di non essere fatto per l'abito talare essendo attratto dagli studi scientifici, nel 1816 si laureò infatti all'Università di Napoli in Medicina. Tornato in Calabria si stabilì definitivamente a Monteleone, dove iniziò ad esercitare la professione medica senza però trascurare gli studi filosofici, teologici e letterari. Con un regio decreto del 7 febbraio 1822, in seguito al superamento di un pubblico concorso, fu nominato professore di filosofia e matematica. Con un successivo decreto ricevette l'abilitazione ad insegnare tali materie in privato.II 16 marzo 1822 gli venne affidato l'incarico di insegnare filosofia nel Reale Collegio Vibonese, svolse l'attività con premuroso impegno fin quando il governo affidò tutti i Collegi ed i Licei del Regno agli ecclesiastici. Dispiaciuto, ma non sfiduciato, Onofrio Simonetti continuò ad impartire ai giovani monteleonesi le sue lezioni in privato il suo nome venne scritto nell'Albo di diverse accademie nazionali ed estere. Nell'Accademia Florimentana del suo paese adottivo fu eletto all'unanimità segretario perpetuo, di altre associazioni culturali prestigiose fu membro onorario. Nel 1845 fu invitato a partecipare al III Congresso Scientifico a Napoli. Per la sua cultura fu apprezzato in tutto il Regno e la sua collaborazione fu richiesta da vari giornali e periodici, quale il Progresso, il Settimanale, la Rivista Napoletana, la Farfalletta, il Pitagora, I'Omnibus. Gli studi umanistici non lo distolsero dalla sua professione che continuò ad esercitare con profonda umanità in molti paesi del circondario monteleonese e specialmente a Francavilla, il suo paese natio, dove si recava spesso per alleviare le sofferenze della povera gente e strappare alla morte quanti rischiavano di contrarre epidemie contagiose che in quel tempo facevano stragi. Scrive S. Mannacio in un suo inedito manoscritto: “iI Simonetti coi suoi naturali si compiaceva di parlare il dialetto natio, ma quando si impegnava in una discussione letteraria o filosofica o quando dettava le sue lezioni si trasformava di alta, maestosa ed imponente figura di fisionomia aperta e simpatia di parola facile, ornata e suasiva, esercitava un tale fascino che chi lo ascoltava ne restava conquiso" . Onofrio ebbe dalla moglie numerosa prole, 12 figli tra i quali sono degni di essere menzionati, Michele ingegnere ed Enrico avvocato e fervente patriota antiborbonico, che nel 1848 partecipò ai moti rivoluzionari, successivamente si aggregò a Garibaldi. Onofrio finì i suoi giorni il 31 luglio 1864 pianto da tutti i monteleonesi e francavillesiOPERE

Onofrio Simonetti produsse molte opere, alcune delle quali

furono pubblicate postume dai figli.

Citiamo:

1. Analisi critica delle Lettere del Canonico Rodriguez sulla

filosofia soggettiva ed oggettiva del Barone Galluppì. Napoli 1834.

2. Laudazione Funebre in morte di Maria Cristina di Savoia. "Orazione Funebre citata nei solenni funerale eseguiti nel Real Collegio di Monteleone che commosse vivamente tutti gli animi".

3. Memorie sul sensualismo ad occasione della filosofia speculativa del Campanella. Messina 1839. II Simonetti dimostrò come il frate di Stilo sia stato un precursore del sensualismo anticipando le teorie di Condillac.

4. Filosofia di Dante contenuta nella Divina Commedia esposta in modo scientifico per renderla utile nelle scuole agli studiosi delle discipline sacre e profane. Napoli 1848.

5. Orazione per il riaprimento del Real Collegio monteleonese a dì 25 novembre 1861

6. Orazione per la lapide commemorativa del Galluppi in Monteleone il 15 agosto 1863

7. Memoria sulle malattie dolorose dello stomaco o “I quattro elementi in medicina”

8- Analisi critica sul ragionamento di G. Andriani su dubbi apposti delle grandi ere geologiche. V Genio enciclopedico si occupò anche di diritto e teologia. Suoi studi interessanti in materia videro la luce dopo la sua morte.

9- Diritto civile (Monteleone)Cenno biografico sopra I'antiocheno martire S. Foca (Monteleone)Raccolte di canti religiosi (Monteleone) Non si contano i suoi articoli pubblicati nei periodici e sulle riviste precedentemente citate.

                                                                        

 

                                        

                                                                            

 

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