In processione per la Madonna dell'Immacolata
8 dicembre 2009
Si è celebrata  la messa  solenne   alle 10,30; sentita  e 
partecipata la funzione  celebrata  dal parroco Don Pasquale Sergi .  E' 
seguita la 
processione  
per le vie del paese, accompagnata da  Don Pasquale Sergi e  da Padre 
Tarcisio Rondinelli . La processione si è conclusa su sagrato di San Foca con il canto  delle litanie accompagnato 
dalla banda  musicale Paolo Serrao da Filadelfia. La devozione del popolo francavillese  verso la 
Madonna, ha delle origini che risalgono all' Ottocento . L'Immacolata 
Concezione è un dogma cattolico, proclamato da Papa Pio IX 1'8 dicembre 1854 
con la Bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia  stata 
preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo 
concepimento. 
omelia di Don Pasquale Sergi
Come in Genesi abbiamo letto che Dio va in cerca 
di Adamo, così nel vangelo vediamo come Dio va in cerca di Maria, inviando il 
suo messaggero.  Se ad Adamo era stato chiesto "dove sei?", per risvegliare 
la sua coscienza, a Maria viene rivolto un saluto sorprendente: "piena di grazia 
- il Signore è con te". La reazione di Maria è di assoluta sorpresa: si domandò 
"che senso avesse tale saluto". Maria non ci è presentata come una super-donna, 
ha tutti i tratti dell'umanità, compresa la debolezza: il sorprendersi, il non 
capire, il ricercare. Mentre nel racconto della Genesi vediamo come questa 
debolezza insita nella natura umana, diventa motivo di paura di fronte a Dio, 
tanto da doversi nascondere, Maria si apre con fiducia alla rivelazione del 
mistero: "Ecco la serva del Signore".
Questo 
esprime la piena disponibilità di Maria al compimento del progetto di Dio: 
"Avvenga di me come hai detto".  Nella risposta di Maria vediamo un atto 
di fede assolutamente libero, semplice, puro, non condizionato dal peccato. 
Maria emerge dai racconti di Luca e degli altri evangelisti come una ragazza di 
grande equilibrio, con un'esperienza di vita che assomiglia alla nostra. Anche 
Maria, giovane credente, si ritrova nel tran-tran famigliare, lavoro (che per 
l'epoca era casalingo), amicizie, tempo libero, un fidanzato... Ed è in questo 
contesto che avviene l'inaudito, a Maria viene chiesto di diventare la porta 
d'ingresso di Dio nel mondo. Facile, no? E se fosse successo a noi, se Dio ci 
avesse detto: "Senti, ho bisogno di una mano per salvare il mondo", cosa avremmo 
risposto?.  Maria tentenna, fatica: come è possibile tutto questo?.  
Ma l’ angelo le ricorda che non bisogna mettere ostacoli a Dio: lui sa quello 
che fa!  E Maria crede, si fida di Dio. Così, questa piccola adolescente, 
di cui sappiamo tanto poco, è diventata il gigante della fede: per la sua 
audacia, per la sua fede, Maria ha dato al mondo il Salvatore!.  Siamo 
disposti a fidarci di Dio? Oppure, ancora una volta, detteremo a Dio le nostre 
condizioni, gli spiegheremo cosa deve fare?  Due, sono gli atteggiamenti 
che la festa di oggi ci suggerisce: il primo è quello di acquistare 
consapevolezza del fatto che il Signore si manifesta nella quotidianità, non 
nelle occasioni strepitose, particolari, eccezionali.  Dio si manifesta 
nelle vicende piccole e grandi di tutti i giorni.  E il secondo aspetto è 
quello della fede, della risposta che possiamo dare a questa chiamata. 
Pensateci un
pò  se Maria avesse risposto in modo diverso, 
o non avesse risposto, noi saremmo qui, oggi, a parlare di Cristo e di 
salvezza? Che Maria Santissima, prima tra i discepoli, ci insegni ancora una 
volta a fidarci  di Dio!.
Don Pasquale Sergi
“ RALLEGRATI , PIENA DI GRAZIA: IL SIGNORE E’ CON TE ’”
IL PREFAZIO della solennità odierna proclama: “ Dlo..., Tu hai preservato la Vergine Maria da ogni macchia di peccato originale, perché, piena di grazia, diventasse degna dimora del tuo Figlio». La formula traduce in preghiera il dogma dell'Immacolata Concezione. Nella I Lettura, detta "protovangelo", Dio ammonisce Satana: «lo porrò inimicizia fra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa» (Gen 3,15).
L'arte cristiana, a partire dal 1500, ha rappresentato Maria Immacolata come colei che, raggiante e coronata di stelle, con un piede schiaccia il serpente e con l'altro si erge sulla falce della luna collocata sopra il globo terrestre. Questa popolare raffigurazione dell'Immacolata è fondata sul Vangelo odierno che così saluta la Vergine; “Rallegrati, piena Di grazia: il Signore è con te». E Paolo VI 1'8 dicembre 1963 rilevava: l'Immacolata è «una zolla innocente, una fiorita e profumata aiuola, che il Figlio di Dio si riservò nell'immensa palude che è l'umanità». Anche noi siamo chiamati, per benevolenza divina, alla dignità di figli di Dio (II Lettura).
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