Benvenuti nel sito di Giuseppe Pungitore, dell'ing. Vincenzo Davoli, di Mimmo Aracri ed Antonio Limardi, punto d'incontro dei navigatori cibernetici che vogliono conoscere la storia del nostro meraviglioso paese, ricco di cultura e di tradizioni: in un viaggio nel tempo nei ruderi medioevali. Nella costruzione del sito, gli elementi che ci hanno spinto sono state la passione per il nostro paese e la volontà di farlo conoscere anche a chi è lontano, ripercorrendo le sue antiche strade.

NEWS 2024

 

CORPUS  DOMINI 2 giugno  2024
La  festa del Corpus Domini, e’ iniziata alle 18.00 con la S. Messa,  alle ore 18.30 con    la processione  del  santissimo. il  parroco   don giovanni tozzo   porta  nelle vie  del nostro paese l’ostensorio.  l’amministrazione comunale ha partecipato ufficialmente alla processione con il gonfalone del comune portato  da Gianfranco  Schiavone,  erano presenti  il   sindaco,   avv. Giuseppe Pizzonia ,  e  gli assessori , accompagnando  Gesu’ eucaristico insieme numerosissimi fedeli.  la solennita' del corpus domini (espressione latina che significa corpo del signore), più propriamente chiamata solennità del santissimo corpo e sangue di cristo, è una delle principali solennità dell' anno liturgico della chiesa cattolica. in occasione della solennità del corpus domini si porta in processione, racchiusa in un ostensorio, un' ostiaconsacrata ed esposta alla pubblica adorazione : viene adorato Gesù vivo e vero, presente nel santissimo sacramento. è l'unica processione dell'anno liturgico ad essere di precetto, secondo il diritto canonico.   

  

              

       

 

NEL CENTENARIO DELLA NASCITA DI MIKE BONGIORNO

Nella ricorrenza del centenario della nascita di Mike BONGIORNO (nato a New York il 26 maggio 1924, da genitori italiani; morto a Montecarlo/ Principato di Monaco, l’8 settembre 2009) pubblichiamo un nostro “ricordo”, un po’ estemporaneo, del famoso presentatore televisivo.
Questo articolo accenna ad un episodio risalente all’anno 1944, che forse fu l’evento più drammatico della vita di Mike.
Nella primavera del 1944 il ventenne “giovanotto italo-americano” era stato arrestato dalla Gestapo, la famigerata polizia tedesca, con l’accusa di essere in contatto con i partigiani e di aver fatto da tramite tra alcuni esponenti della Resistenza milanese e gli Anglo-americani. Per tali motivi Bongiorno era stato rinchiuso nel carcere milanese di San Vittore. 
   A maggio del ‘44 Mike incontrò a San Vittore un recluso italiano; era un giornalista, messo in prigione perché aveva scritto qualche articolo contro il regime fascista.
Mike Bongiorno non sapeva chi fosse quel carcerato, che d’altronde in quegli anni non era ancora famoso. Lo sconosciuto “compagno di carcere” del giovane Mike aveva un nome alquanto strano: “Indro”ed il cognome di un patriota del Risorgimento: “Montanelli”. Il recluso incontrato a San Vittore era dunque colui che, nella seconda metà del Novecento, sarebbe diventato uno dei più brillanti ed apprezzati giornalisti italiani, ossia Indro MONTANELLI.
   Grazie alla sua cittadinanza statunitense, Bongiorno era scampato alla condanna a morte, poiché poteva servire da pedina di scambio tra prigionieri tedeschi e americani.Il povero Mike venne dimesso dal carcere di San Vittore, non per tornare in libertà, ma per essere trasferito ad un campo di prigioniasito in territorio del 3° Reich germanico e gestito dai Tedeschi.
Dopo aver peregrinato per diversi campi di prigionia, Bongiorno venne rinchiuso nel campo di punizione di Spittal, sito in Austria. A ottant’anni di distanza da queste vicende ci torna in mente quanto scrivemmo a proposito di Mike Bongiorno nel libro del 2012 “Buone notizie e pronta risposta” – vol. 2°, nel capitolo dedicato al soldato francavillese Giuseppe A. Ciliberti, deceduto proprio nel maggio 1944, mentre era prigioniero nel famoso campo “Stalag 17”, dove erano detenuti anche molti soldati americani. Per questa duplice ricorrenza (il centenario della nascita di M. Bongiorno; e l’80° anniversario della morte di G.A. Ciliberti) ci piace riportare dal suddetto libro il brano riguardante Mike Bongiorno, che era   stato appunto menzionato nel capitolo intitolato al Caduto francavillese G.A. Ciliberti.

“A metà febbraio del 2008, il popolare presentatore Mike Bongiorno, raccontando in un’intervista alcune esperienze drammatiche da lui vissute nel 1944 mentre era prigioniero dei Tedeschi, ha fatto cenno anche allo Stalag 17. Buongiorno era stato catturato dalla Gestapo in quanto ‘cittadino americano’; essendo un civile, doveva essere trasferito da Milano ad un campo di prigionia in territorio austriaco. Durante la sosta al campo di smistamento di GriesBolzano, il malcapitato Mike venne brutalmente malmenato, colpito a pugni, calci e frustate dal caporale delle SS, Michael Seifert, il famigerato “boia di Bolzano”.
Così Buongiorno rievocò i primi tempi della sua prigionia in Austria: «[arrivai]a Spital, il campo di punizione per civili vicino al famoso Stalag 17, dei soldati americani prigionieri. Mi ricordo che era ottobre, aveva nevicato; c’è un metro di neve e io ho addosso solo il camicione con cui sono uscito da San Vittore [il carcere di Milano]... Anche se siamo trattati malissimo e ho freddo, abbiamo una brandina singola e una coperta. Ci portano anche a fare la doccia, e mi ricordo di due polacchi che non volevano mai farla. Ero stupito; ma insomma dopo un po’ mi dissero che c’erano posti dove mettevano i prigionieri nelle docce e invece dell’acqua arrivava il gas. Io non ci credevo, non lo sapevo, e invece era tutto vero e loro lo sapevano già»”.

                                                                       VINCENZO DAVOLI

6 aprile 2024

Oggi, a Francavilla Angitola, la signora Filomena De Caria, vedova Furlano, che crediamo sia la centenaria più grande dell’angitolano, compie 106 anni, dopo che suo fratello ne aveva compiuti 103 e la sorella 101. Per cui vogliamo augurarle tantissimi auguri di buon compleanno.

 

A cumprunta

di Foca Mario Fiumara


Ogni annu juornu e Pasqua
ogni cristianu jia nta chiazza
do chjiu picciulu o chjiu randa
jianu u fannu festa randa
i zitiedi picciaridi, jianu ngiru sutta e supa
liticandu unu e n'atru
cui chjiu randa avia a cuzzupa,
jianu appriessu e San Giuanni
chi scappava e chi fujia
chi jia o chiama o Signuri
u s'incuntra cu Maria.
San Giuanni fujia avanti
e i cotrariedi tutti arriedi
jianu u trovanu a Madonna
ammucciata nte viniedi
pua ognunu s'arripava
ca San Giuanni avia u junta
ca Madonna e u Signuri avianu u fannu a cumprunta
e mentre Cristu maestusu e gluriusu mbicinava
a Madonna ammienzu a chjiazza, u mantu nigru si cacciava
sonavanu i campani, ca San Giuanni portau a nova
e i cotrari chjini e gioia, truzzavanu cu l'ova.
I randa cu auri si facianu tutti aguri
cadiendu ndinocchiuni, tutti e peda do Signuri
chidu suonu de campani facianu a tutti chjiu felici
e s'abbrazzavanu cu amuri, chidi chi eranu nemici
si stringianu e si vasavanu, ciangiuendu cu amuri
e nci cercavanu perdunu a Madonna e o Signuri
chi festa randa nc'era a Pasqua cu a chjiazza china e Cristiani
quandu i Santi s'affruntavanu, e nui ni stringiamu a mani
mentre u prieviti cu ncenzu i Santi ncenzijiava
tuttu u populu cantava e cu i campani festijiava
do chjiu randa o chjiu picciulu tutti eranu felici
specialmente i nemici chi s'avianu fatti amici
e mentre u fumu do ncenzieri si nda jia mberu u cielu
a genta tutti buoni si nda jianu a processiuni
avanti jiu o Signuri, e appriessu jiu Maria
pua chjiu appriessu jiu San Giuanni
cui cristiani in allegria.
Era chida a festa e Pasqua
e no chista fatta e ova
ca s'aspettava u vena Cristu
pe mu porta vita nova.
Tantissimi auguri di una felice e santa Pasqua

VENERDI’ SANTO-
Azione Liturgica con Predica della Passione - Processione del Cristo morto.

Festa a Francavilla Angitola

Il 5 marzo ricorre la celebrazione di San Foca Martire, protettore di agricoltori e marinai.

Quando c’era la festa di San Foca, essa iniziava dal momento in cui la statua veniva spostata dalla nicchia al baldacchino, per la venerazione durante il novenario.
Quando si mettevano le mani sulla statua, per prenderla e portarla giù, le campane suonavano a festa. Il parroco, i chierichetti e i fedeli, erano pronti a cantate il responsorio a San Foca e ad offrirgli l’incenso. Nel frattempo, nella zona chiamata “Costera”, c’era il fuochista, pronto a sparare fuochi d’artificio.
Finita questa cerimonia, tutti i fedeli intonavano il canto tradizionale chiamato “Orazione”, meglio conosciuto come “A Raziuoni”.
Per tutto il novenario di San Foca, le campane suonavano a festa il mattutino, il mezzogiorno e l’angelus serale, accompagnate da razzi chiamati “furguli”, mentre i fedeli facevano a gara a chi poteva accendere per primo candele, torce e a portare fiori.

Quest’anno la novena di San Foca inizia domenica 25 febbraio alle ore 16.30, con la recita del rosario a San Foca, e a seguire la novena e la celebrazione eucaristica.

Foca Fiumara

Unitamente agli amici Vincenzo Davoli, Romeo Aracri e Giuseppe Pungitore abbiamo presentato l'ultimo lavoro di Fra Tarcisio Rondinelli, francescano minore "Figlio della Custodia di Terra Santa" dal titolo Casa Museo "il Romitorio" (Adhoc Editore).
"Lascia giovanissimo Francavilla Angitola per intraprendere un cammino di fede, di meditazione, di carità e comunione che consacrerà con l'importante scelta di prendere i voti. Il profondo senso della condivisione cristiana verso condizioni di sofferenza e povertà estreme, unito ad un amorevole ed incondizionato bisogno di partecipazione e di testimonianza lo portano a svolgere per ben cinquant'anni il proprio ministero in Medio Oriente tra il Libano, la Siria, la Palestina, Israele e l'Egitto, dove nella cinica dimenticanza di tutti, si perpetuano conflitti, abusi, violenze che provocano spesso lacerazioni insanabili"("La Grotta", Edizioni Gambardella, Vibo Valentia, 2011). Ottenuto il permesso dai suoi superiori per il rientro a Francavilla Angitola (2005), oggi svolge la funzione di vice parroco.
Dello stesso autore San Foca Martire (2011), Cronache Conventuali (2013), Il Giardiniere di Sinope (2016), Chi cercate? (2019), tutti per i tipi di Adhoc - Vibo Valentia.
Piacevole serata conclusa con una forte sollecitazione di Fra Tarcisio Rondinelli che, oltre a raccontare della personale esperienza vissuta in varie parti del mondo, ci ha ricordato il contenuto del Vangelo di oggi (Mc 1, 40-45).
Tra i presenti lo storico Phocas Accetta e la presidente dell'Associazione Storico Culturale ANGRA di Filadelfia Manuela Costa

LA BEFANA  PER LE VIE DEI  PAESI
DI FRANCAVILLA ANGITOLA E FILADELFIA  (VV) 2023
A Francavilla  Angitola e Filadelfia  la notte tra ì1 5 e i1 6 gennaio 2024 alcune donne  francavillesi  girano  il  paese vestiti da Befana regalando caramelle e cioccolatini ai passanti.  Ricreando una dolce, incantevole atmosfera di pace e serenità nelle strade, nelle case  e nelle famiglie, con un’attenzione speciale per le persone sole, per gli anziani in case private e per gli ospiti della casa di riposo “Villa Amedeo . LA BEFANA, è nell'immaginario col­lettivo un mitico personaggio con l'aspetto da vecchia che porta doni ai bambini buoni la notte tra ì1 5 e i1 6 gennaio. La sua origine si perde nella notte dei tempi, discende da tradizioni magiche precristiane e, ne­la cultura popolare, si fonde con elementi folcloristici e cristiani: la Befana porta i doni in ricordo di quelli offerti a Gesù Bambino dai Magi. L'iconografia e fissa: un gonnellone scuro ed ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte consunte, il tutto vivacizzato da numerose toppe colorate.

CANTO DELLA STRINA NELLE STRADE DEL NOSTRO PAESE

1-1-2024

Il nuovo gruppo denominato “ COMPAGNIA DI CANTO FRANCAVILLESE ” si è esibito per la seconda volta nelle strade del nostro paese, cantando e suonando la tradizionale “Strina”. Il gruppo è stato accolto con molto entusiasmo dalla gente che si è affacciata sull’uscio di casa nell’udire la bella melodia dell’antico canto tradizionale. Si vuole continuare la tradizione tramandataci dai nostri antenati, riproponendo ancora una volta il canto ben augurante della Strina nella notte tra San Silvestro e Capodanno 2023. I componenti della “COMPAGNIA DI CANTO FRANCAVILLESE” sono, dalla fisarmonica di Foca Fiumara , il triangolo di Vincenzo Bilotta e dalla telecamera di Pino Pungitore, i cantanti del gruppo sono: Annita Aracri, Milena Aracri, Loredana Catanzaro, Concetta Ciliberti, Nuccia (Carmela) Preziuso,.
 BUON ANNO A TUTTI

 

 

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